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Clementina
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Lenticchie di Altamura


La Lenticchia di Altamura IGP è un legume che racchiude storia, sapore e salute. Coltivata nelle terre della Murgia tra le colline della Puglia e della Basilicata, questa lenticchia è un’eccellenza italiana riconosciuta a livello internazionale. La sua qualità è certificata dal marchio IGP di Indicazione Geografica Protetta, che garantisce il legame con un territorio unico per clima e tradizione agricola.

La Lenticchia di Altamura si distingue per due varietà principali: la Eston, piccola e delicata, e la Laird, più grande e robusta. Grazie alle sue proprietà nutrizionali, come il ricco contenuto di proteine e ferro, è spesso definita “la carne dei poveri”. Versatile in cucina, è protagonista di zuppe, insalate e vellutate, portando in tavola il sapore autentico del Sud Italia.


Origini e storia: dai mercati degli anni ’30 alla rinascita

Negli anni ’30, la Lenticchia di Altamura era già un prodotto di punta, esportato nei mercati internazionali. Destinata a paesi come gli Stati Uniti, l’Australia e il Regno Unito, la lenticchia conquistava il mondo grazie alla sua consistenza e versatilità in cucina. Tuttavia, negli anni ’70, l’industrializzazione e le importazioni di legumi a basso costo portarono a un calo nella produzione.
Per migliorare la fertilità dei terreni e ridurre il rischio di siccità nelle colture biologiche, gli agricoltori hanno reintrodotto la coltivazione della lenticchia nelle rotazioni colturali. Questo approccio ha permesso di recuperare la produzione e di valorizzare nuovamente la lenticchia di Altamura. Oggi, il marchio IGP e l’inserimento tra i presìdi Slow Food che ne garantiscono qualità e l' autenticità, rendendola un simbolo della biodiversità italiana.

Valori nutrizionali: un Superfood ricco di benefici

La Lenticchia di Altamura IGP, con la sua forma piccola e compatta, è un concentrato di nutrienti essenziali per il benessere quotidiano. Ricca di proteine vegetali (23-25%), è un’ottima scelta per chi segue diete vegetariane o vegane, offrendo un valido supporto energetico senza ricorrere a fonti animali.
Questo legume è anche una preziosa fonte di ferro (6 mg per 100 g), che aiuta a combattere la stanchezza e a mantenere alta l’energia. Le sue fibre migliorano la digestione, regolano l’intestino e contribuiscono a ridurre il colesterolo, favorendo la salute del cuore.
Inoltre, la Lenticchia di Altamura è ricca di vitamine del gruppo B, fondamentali per trasformare il cibo in energia e sostenere il metabolismo. Con 300 kcal per 100 g, questo legume è un alimento nutriente ed equilibrato, perfetto per piatti semplici ma ricchi di sapore.

In cucina: un prodotto versatile per ogni tavola

La Lenticchia di Altamura è un ingrediente che si adatta a molte preparazioni. Le due varietà, Eston e Laird, offrono opzioni diverse: la prima  con la sua cottura rapida (20-30 minuti), è perfetta per insalate tiepide, vellutate o creme, mentre la seconda, la Laird, con la sua consistenza più corposa, è ideale per zuppe rustiche, minestre e stufati. 

Ciò che rende la lenticchia di Altamura così famosa è il suo gusto unico, frutto del territorio in cui cresce. Il clima mediterraneo, i terreni calcarei e i metodi di coltivazione tradizionali conferiscono al legume un sapore delicato, leggermente dolce, ma con una nota terrosa che lo distingue da tutte le altre varietà.
La consistenza è perfetta: morbida ma compatta, capace di reggere bene la cottura senza disfarsi. Questo equilibrio di gusto e qualità è il motivo per cui viene scelta da chef e consumatori di tutto il mondo.

Dalla terra al piatto: il ciclo di vita della lenticchia di Altamura IGP

La Lenticchia di Altamura IGP segue un percorso che unisce tradizione e sostenibilità, dal momento in cui viene seminata fino a quando arriva sulle nostre tavole. La semina avviene tra novembre e marzo, sfruttando i terreni calcarei della Puglia e della Basilicata per garantire una crescita robusta. Durante l’estate, con la maturazione ottimale, le piante vengono raccolte e sottoposte a una meticolosa lavorazione per eliminare impurità e garantire la massima qualità.
Ogni fase è controllata secondo gli standard del disciplinare IGP, unendo la cura artigianale all’innovazione per preservare le caratteristiche organolettiche di questo legume unico.

In conlusione la lenticchia di Altamura IGP è un simbolo della tradizione agricola pugliese, capace di portare in tavola il sapore autentico del Sud. Scegliere questa lenticchia significa valorizzare la qualità italiana, rispettando la natura e le antiche tradizioni. Un piccolo legume, un grande patrimonio di gusto e benessere da custodire e valorizzare. 
E adesso vi passo la ricetta classica che io preparo ogni anno la sera di San Silvestro, perché si dice  che le lenticchie portino fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Zuppa di lenticchie di Altamura con crostini di pane

Ingredienti (per 4 persone):
300 g di Lenticchia di Altamura IGP
1 cipolla
1 pezzettino di carota
1 gambo di sedano
2 spicchi d’aglio
1 foglia di alloro (facoltativa)
2 pomodorini
4 fette di pane casereccio
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e pepe q.b.

Procedimento:

1. Ammollo:
Sciacquate le lenticchie sotto acqua corrente e lasciatele in ammollo per 1-2 ore.
2. Cottura delle lenticchie:
3. Riempite una pentola con circa 1,5 litri di acqua fredda.
Aggiungete le lenticchie scolate, la cipolla, i pomodorini, la carota, il sedano, gli spicchi d’aglio interi ( da togliere), i pomodori tagliati a metà e la foglia di alloro.
4. Portate a bollore e cuocete a fuoco medio per 40-45 minuti.
Durante la cottura, eliminate la schiuma che si forma in superficie con una schiumarola.
5. Preparazione dei crostini:
Tagliate il pane a cubetti e tostatelo in padella o in forno con un filo d’olio fino a renderlo dorato e croccante.
A fine cottura, eliminate le verdure intere e aggiustate di sale e pepe.
Servite la zuppa calda, aggiungete i crostini e completate con un filo d’olio extravergine d’oliva a crudo.

A Capodanno privilegiamo le lenticchie di Altamura!


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