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Clementina
Benvenuti nel cuore pulsante della Puglia, dove ogni piatto racconta una storia, ogni tradizione è un viaggio nel tempo e la cultura locale si esprime attraverso i sapori autentici della nostra terra.

Lesina e il futuro delle sue anguille

Nelle fredde serate natalizie, sulle tavole del Gargano, il capitone, la grande anguilla femmina, è da sempre un piatto simbolo di festa e tradizione. La sua carne tenera, saporita e ricca di proprietà nutrizionali, racconta storie di pescatori che affrontavano le acque dei laghi di Lesina e Varano per garantire questo pregiato pesce sulle tavole pugliesi. Ad oggi, a  Lesina la quantità di anguille presenti nel lago  si è sensiblmente ridotta.  Questa tradizione di consumare anguille, simbolo delle festività natalizie, rischia di svanire.  Secondo IUCN, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (, l’anguilla europea (Anguilla anguilla) è in pericolo critico, con una riduzione del 90% delle sue popolazioni negli ultimi decenni.

Un viaggio epico: dalle sorgenti al Mar dei Sargassi

Le anguille europee sono protagoniste di un ciclo vitale unico al mondo. Nascono nel misterioso Mar dei Sargassi, nell’Oceano Atlantico, e le loro larve attraversano un viaggio straordinario di oltre 6.000 chilometri, spinte dalle correnti oceaniche. 
Raggiungono le acque dolci europee e africane, inclusi i laghi di Lesina e Varano, dove vivono per anni. Una volta raggiunta la maturità, le anguille intraprendono il viaggio di ritorno verso il Mar dei Sargassi per riprodursi e completare il ciclo.
Un tempo abbondanti, queste creature affascinanti erano una risorsa preziosa per le economie locali. Oggi, il loro numero è drasticamente diminuito, portando questa specie sull’orlo della scomparsa.

Le cause del declino

Barriere Artificiali
Sbarramenti e dighe interrompono i percorsi migratori, impedendo alle anguille di raggiungere le aree di riproduzione nel Mar dei Sargassi.
Inquinamento
Le acque dei laghi e dei fiumi sono sempre più contaminate da sostanze tossiche, come pesticidi, microplastiche e metalli pesanti, che compromettono la salute delle anguille e il loro habitat.
Pesca Selvaggia e Illegale
La pesca indiscriminata, talvolta praticata per soddisfare la domanda di mercati internazionali, ha contribuito significativamente al declino delle popolazioni di anguille.
Malattie e Parassiti
L'introduzione accidentale di un parassita, originario dell’Asia, ha avuto conseguenze devastanti sulle anguille europee. 
Cambiamenti climatici
L’aumento delle temperature e l’alterazione degli ecosistemi naturali influiscono negativamente sul ciclo vitale delle anguille.

La legge che protegge l’Anguilla

Dal 1° gennaio 2024, la pesca dell’anguilla europea è vietata per gran parte dell’anno nell’Unione Europea, come stabilito dal Regolamento (UE) n. 2022/109. 
In Italia, il divieto di pesca è in vigore dal 1° gennaio al 31 marzo di ogni anno. Nel  2024, è stato stabilito un ulteriore periodo di chiusura dal 1° aprile al 30 giugno, per garantire la tutela della specie.

Alternative sostenibili per il Natale

Proteggere l’anguilla non significa rinunciare ai sapori della tradizione natalizia pugliese. Ecco alcune proposte autentiche e sostenibili per arricchire la tua tavola in modo creativo:
Baccalà con i Cardi: Un grande classico pugliese, perfetto per le festività, che unisce sapori delicati e genuini.
Pasta al Forno con Cardoncelli e Mozzarella di Bufala: Un piatto ricco e profumato, ideale per portare in tavola la festa con ingredienti della tradizione.
Cavatelli con Cardoncelli e Cozze: Un abbinamento sorprendente che mescola il gusto deciso dei cardoncelli con la freschezza delle cozze.
Calamari ripieni alla Pugliese: Farciti con pane raffermo, prezzemolo, capperi e pomodorini secchi. Un piatto di mare che porta i sapori del Gargano sulla tavola.
Zuppa di Pesce Locale: Preparata con pesci come gallinella, scorfano e triglie, è una ricetta che celebra il mare e la tradizione natalizia pugliese.
Pettole: Piccole delizie fritte, perfette per iniziare il pasto con un tocco di semplicità e gusto.
E poi ci sono i dolci calzoncelli con i ceci, cartellate, mostaccioli,  mandorle atterrate e tante altre bontà.

In conclusione, la tavola natalizia pugliese rappresenta un vero e proprio tripudio di sapori, profumi e tradizioni che si tramandano di generazione in generazione. Celebrare le feste non significa solo onorare la nostra cultura, ma anche fare scelte che rispettino l’ambiente e il delicato equilibrio della natura. Con un po’ di creatività e attenzione, possiamo mantenere vive le nostre tradizioni culinarie senza compromettere la biodiversità, contribuendo così a preservare ciò che rende unica la nostra terra.

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