I dolci della memoria e dell’identità
Ci sono dolci che non parlano, non scaldano, non raccontano.
Ci sono dolci che ti fanno star male, perché sono pieni di additivi, conservanti, zuccheri e grassi inutili: bombe caloriche travestite da piacere.
Dolci senz’anima, che illudono e poi svaniscono.
E poi ci sono dolci che profumano di casa.
Dolci che resistono nei secoli, perché nascono dalla verità.
Ricette antichissime che hanno attraversato le generazioni, che non seguono mode, ma restano.
Perché sono fatti di memoria, di identità, di cultura.
E questo è il canestrello.
E, in fondo, i dolci sono un po’ come le persone.
Ci sono persone che ti lasciano indifferente.
Altre che ti fanno star male, perché sono artificiali, pesanti, ingombranti.
E poi ci sono persone che profumano di sincerità, che restano nel tempo.
Persone che illuminano la tua vita, anche solo con un gesto semplice.
Proprio come questo dolce.
Il canestrello è così:
un testimone silenzioso,
che ogni anno torna a parlare di noi,
come le Fracchie nella notte santa di San Marco in Lamis.
Un dolce che profuma d’antico 🌸
Soffice, dorato, profumato di agrumi e pazienza, nasce nei giorni sospesi della Settimana Santa, quando il tempo rallenta e ogni casa sa di forno acceso. Un tempo si preparava nelle case silenziose, dove la devozione si esprimeva nei gesti lenti e nei profumi familiari. Le ricette venivano tramandate con rispetto, quasi sottovoce, custodite come segreti preziosi. Il canestrello era, ed è ancora oggi, un simbolo di fede e rinascita, preparato con rispetto e ingredienti semplici.
Ogni intreccio racconta una storia. Ogni uovo incastonato tra le maglie della treccia è un augurio di vita e abbondanza. È un dolce che accompagna la Pasqua garganica da generazioni, ma che i Sammarchesi portano nel cuore tutto l’anno.
Dosi: Per 10-11 persone
Difficoltà: Impegnativo per i tempi lunghi, difficoltà media
Costo: Economico
Ingredienti
-
1 kg di farina 00
-
150 g di zucchero
-
6 uova
-
60 g di strutto
-
200 ml di latte
-
200 ml di acqua (per la biga)
-
5 g di lievito di birra fresco
-
Buccia grattugiata di 1 limone
-
Buccia grattugiata di 1 arancia
-
1 bicchierino di grappa
-
1 pizzico di sale
-
Tuorlo d’uovo per spennellare
-
(facoltativi: uova sode con guscio, gocce di cioccolato, mandorle, zuccherini)
Preparazione
1. Preparate la biga:
2. Lavorate l’impasto principale:
Sbattete l’impasto per tre volte con le mani, poi copritelo e lasciatelo lievitare per 24 ore a temperatura ambiente.
3. Dividere e formare le trecce:
- un canestrello grande rotondo, teglia 32 con il buco
- 2 piccoli canestrelli a forma di treccia allungata
- oppure una treccia grande (canestrello forma allungata)
Per ogni canestrello rotondo formate 3 palline uguali, allungatele in rotolini, intrecciatele e chiudete ad anello. Il canestrello a treccia semplice si ottiene intrecciando tre rotoloni grandi, lasciandola aperta.
Disponete su teglia rotonda imburrata o, se fate una treccia singola, direttamente su carta forno e lasciate lievitare ancora per 2-3 ore, coperte da un canovaccio.
4. Decorazione e cottura:
In conclusione il canestrello non è solo un dolce pasquale: è un gesto d’amore, un ricordo condiviso, un simbolo che unisce generazioni.
Il canestrello è l’anima stessa di San Marco in Lamis: non solo un dolce da forno, ma un segno di appartenenza, una memoria intrecciata e viva, che si rinnova ogni anno nei giorni di Pasqua.
Note e curiosità
Un tempo si preparava con il lievito madre (crescente), impastato il Giovedì Santo per essere pronto alla domenica. Questa versione con lievito di birra per molti è più accessibile, ma conserva il fascino e il sapore di un tempo.
Se vieni in Puglia e passi per San Marco in Lamis, ricordati di portare con te un canestrello: lo trovi in tutti i panifici del paese, e sono tutti ottimi. Un dolce semplice, ma pieno di storia, profumo e cuore.
Potrebbero interessarti anche:
Crapio pasquale, dolce tipico di San Giovanni Rotondo
Pizzo Palumbo, dolce pasquale di Lucera
Scarcella, dolce tipico pasquale di Manfredonia
Casatiello, dolce pasquale di Vieste
Ostie ripiene, dolce tipico di Monte Sant'Angelo
Tag:
canestrello San Marco in Lamis, dolce pasquale pugliese, ricetta canestrello, dolce del Gargano, ricetta tradizionale Pasqua, dolce intrecciato, pan brioche di Pasqua, dolci con lievitazione lunga, dolci della Settimana Santa, treccia di Pasqua pugliese, dolce tipico San Marco in Lamis, dolci di Pasqua fatti in casa, canestrello ricetta originale, lievitati di Pasqua, ciambella intrecciata dolce, dolci pugliesi antichi, dolci con strutto, dolci delle nonne pugliesi, pane dolce intrecciato, cucina tradizionale garganica, dolce da forno Pasqua, ricette pasquali pugliesi, Sedicipuglia con Clementina
Nessun commento:
Grazie per essere passato da qui!
Torna presto per nuove ricette e storie.